sabato 23 febbraio 2013

Scienza e Natura - colore e guarigione I



COLORE E GUARIGIONE

prima parte

 Sin da piccola mi è sembrato miracoloso poter vedere le bellezze intorno a me e in particolare ero incantata dalle cromie della natura; ricordo con quanta fascinazione osservavo il cielo e le sue sfumature, o d’estate il rosso dei papaveri.Già molto giovane, pur ignorando le proprietà terapeutiche dei colori, così come la capacità dell’elemento acqua di essere il conduttore vibrazionale per eccellenza, mi intrigavano i vetri colorati, tanto da avere una discreta collezione di bottigliette di vari colori, che riempivo d’acqua e lasciavo alla luce del sole o ai raggi della luna. Probabilmente antiche memorie si affacciavano alla mente, senza che io ne realizzassi la provenienza né la portata. Di fatto l'uso del colore come strumento terapeutico affonda le sue radici nelle pratiche di molte importanti culture del passato.
Le testimonianze sugli antichi Egizi riferiscono che il giallo veniva usato per stimolare le capacità intellettive della mente, mentre il colore rosso si usava per accrescere la forza vitale.
I Sumeri si servivano dei colori per guarire i loro malati.
Anche per i cinesi il colore ha ricoperto un ruolo fondamentale: nel sistema dei cinque elementi, sul quale si basa la loro antichissima diagnostica e medicina, ogni elemento viene infatti associato ad un colore.
La tradizionale medicina indiana dell’ayurveda abbina i colori ai sette principali chakra o “ruote di energia”.
I Tibetani invece sono stati i primi ad associare il colore con la coscienza nel loro più antico libro sulla dimensione umana.
Nella tradizione occidentale troviamo un riferimento esplicito al potere curativo dei colori nell’opera dello scrittore latino Gaio Plinio Secondo (23-79 d.c.).
E’ evidente come fin dall’antichità della nostra storia occidentale, le diverse utilizzazioni cromatiche acquisiscano un proprio codice con significati che, in particolar modo in epoca medievale, si sono via via stratificati, soprattutto grazie all’araldica, e che oggi continuano a sopravvivere nei colori delle squadre di calcio e delle bandiere.
Ma come funziona la luce e perché ha questa risonanza nel nostro sistema?
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La luce colpendo gli occhi giunge nella retina dove viene convertita in impulsi elettrici da milioni di cellule chiamate fotorecettori. Questi impulsi viaggiano lungo il nervo ottico e giungono al cervello dove stimolano l’ipotalamo che a sua volta invia i messaggeri chimici chiamati neurotrasmettitori a regolare le funzioni autonome dell’organismo. In questo modo l’energia delle onde elettromagnetiche della luce, all’interno di una precisa lunghezza d’onda, penetra nei tessuti creando le condizioni per interagire con le cellule.
Non ci si deve quindi stupire di fronte al fatto che le irradiazioni colorate agiscano sui nostri stati emotivi, sull’andamento del nostro stato psichico e sul nostro corpo favorendo così l’equilibrio e il benessere fisico.
I colori possono essere assorbiti dal nostro organismo nei modi semplici e diretti che ci vengono offerti dalla natura quali:
la luce solare. Poiché questa luce racchiude nel suo spettro tutti i colori; è uno dei motivi per cui è consigliato il “bagno di sole”, cioè semplicemente godere della luce del sole anche per pochi minuti al giorno.
l’acqua solarizzata, come quella creata inconsapevolmente da me, ossia acqua inserita in vetro colorato e esposta all’irradiazione luminosa del sole; in questo modo l’acqua si carica dell’ energia di quello specifico colore.
gli alimenti, ossia mangiando cibi del loro colore naturale, non trasformato cioè da componenti chimici come i coloranti.
In alternativa, possiamo utilizzare semplici tecniche per assorbire le frequenze colorate:
- attraverso le irradiazioni luminose fatte con speciali apparecchiature e filtri, come la beamer light pen dell’aura-soma o l’utilizzo della radianza dei cristalli.
- attraverso gli abiti.
- attraverso il bagno, quindi con acque colorate con essenze naturali o luci speciali.
- attraverso la meditazione, la visualizzazione e la respirazione.
- attraverso il massaggio con speciali prodotti e pigmenti colorati. 
I colori sono forza vitale e fonte di energia e, se ne usufruiamo nel modo giusto, sono in grado di stimolare la formazione delle cellule del corpo e influire su nervi e organi. E’ per questo che da sempre i colori vengono usati a scopo terapeutico e, dal secolo scorso, si utilizza il termine Cromoterapia per indicare una terapia integrativa (si integra facilmente ad altre terapie o trattamenti per potenziarne il risultato) che usa i colori per aiutare il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio.
colore e guarigione


Cure naturali - aurasoma colore vivente




AURA-SOMA COLORE VIVENTE


Aura.Soma colore vivente

Aura-soma è una terapia vibrazionale. Applicata al corpo e ai campi delle energie sottili, rivitalizza e bilancia noi stessi a tutti i livelli. Ci aiuta a connetterci con gli scopi più profondi della nostra anima e a comprendere meglio il senso di ciò che ci accade. 
Aura-soma: colore vivente


Ispirata nel 1984 in Inghilterra a Vicky Wall, sensitiva e non vedente, Aura-Soma combina le proprietà curative del colore, degli oli essenziali, delle erbe e dei cristalli; l'acqua utilizzata è in parte quella della fonte Chalice Well di Glastonbury, l'antica Avalon della leggenda.
Aura-Soma agisce su più livelli: fisico, emotivo, mentale, spirituale. I colori scelti da ognuno indicano l'esigenza di equilibrio in quella specifica frequenza e aiutano l'essere (ovvero il nostro se superiore, l'anima, quel quid che è l'insieme delle nostre parti e molto di più) nel suo viaggio evolutivo. 
Il cuore del sistema Aura-Soma è costituito da 109 bottiglie, dette Balance Equilibrium, che si compongono di due frazioni: una base oleosa e una base acquosa. Gli oli balance sono assolutamente naturali. Essi sono la parte del sistema che viene applicata direttamente sul corpo: basta agitare bene la bottiglia e cospargere di alcune gocce dell'emulsione il chakra indicato dal colore o la parte del corpo che sentiamo possa beneficiarne.
Ogni combinazione di colore ha delle particolari proprietà ed è consigliabile per specifiche situazioni energetiche.Tuttavia non è consigliata, nel senso che Aura-Soma è una auto-terapia: l'utilizzo appropriato infatti richiede la scelta individuale e dal vivo di quattro tra le 109 bottiglie del set completo, che verrà poi spiegata dal consulente attraverso una lettura dettagliata e personalizzata, in uno spazio di meditazione, ascolto e intima partecipazione nel quale ognuno possa sentire svelarsi, come una trama nascosta, il messaggio della propria anima.
Aura-Soma non è un metodo intrusivo.Nnessuno può scegliere al nostro posto perchè noi siamo i maestri di noi stessi. Scegliamo le bottiglie che ci attraggono e che ci raccontano di noi attraverso il colore... scoprendo come migliorare il nostro benessere e aiutarci a realizzare le nostre potenzialità. E' per questo che lo slogan di Aura-Soma è : TU SEI IL COLORE CHE SCEGLI!   

Cure naturali - i tarocchi archetipali




I tarocchi archetipali

Intervista di Elisa Cappelli a Elena Trezza


Cosa sono i tarocchi archetipali? E come si può ricercare l'unione e l'equilibrio del sistema attraverso essi? Farsi un'idea della persona prima di contattarla è importante. Per parlare di tarologia archetipale evolutiva e Aura-Soma abbiamo voluto sentire Elena Trezza, naturopata e operatrice del benessere operante in Umbria.

i tarocchi archetipali

La relazione di sostegno che intesse con il cliente si basa spesso sulla rilettura di abitudini comportamentali di cui talvolta non si è nemmeno consapevoli?

Certamente, anzi direi che è la base del lavoro. Spesso le persone che mi chiedono sostegno sono consapevoli di voler modificare qualcosa che li costringe in situazioni di disagio o dolorose, ma non sanno dove cercare.
Il mio apporto è principalmente indirizzato a provare afare luce nei meandri dei comportamenti inconsci e spesso costringenti che inducono ognuno di noi ad assumere atteggiamenti, pensieri e reazioni automatizzate e aprioristiche di cui non siamo assolutamente consapevoli, ma che ci fanno soffrire.

Cosa sono i tarocchi archetipali evolutivi?

Per riprendere il discorso appena fatto, è come se noi dovessimo aprire delle stanze interne a noi, stanze segrete, sconosciute, o conosciute, ma di cui non possediamo il codice d’accesso. Ebbene i tarocchi archetipali sono le chiavi che aprono le porte di quelle stanze. Bisogna dire che i tarocchi sono uno strumento fortemente demonizzato per secoli e che tutt’ora è frainteso. Non si è a conoscenza del fatto che gli arcani dei tarocchi sono semplicemente rappresentazioni simboliche del nostro complesso mondo interiore, che si nutre di archetipi. Archetipo vuol dire originale, preesistente; chiunque faccia parte del genere umano, a prescindere dalla propria matrice culturale, vive dentro un mondo archetipale, che ha i suoi diktat, le sue regole di comportamento, le sue leggi specifiche.
Questo in sé non è un problema, poiché, se ne siamo consapevoli, possiamo scegliere di cambiare. Non è sempre semplice, ma si riesce, però dobbiamo comprendere il meccanismo che sottende il nostro comportamento e l’archetipo che ci agisce. È un cammino, un percorso evolutivo, per questo ho coniato l’acronimo Tae: Tarocchi Archetipali Evolutivi.

Dove ha appreso la tarologia?

Devo essere sincera? Da nessuna parte. Da adolescente mi capitò tra le mani un mazzo di arcani maggiori usciti da non so che rivista; mi parlarono, semplicemente, ed io seppi ascoltarli. La cosa non mi stupì, perché già allora ero una ragazza piuttosto sensitiva, con attitudini spiccate per la extrasensorialità.
Posso quindi dire che i tarocchi mi hanno accompagnato tutta la vita, anche se solo molto dopo ho iniziato a servirmene per lavoro. Naturalmente da adulta ho letto tutto lo scibile reperibile sull’argomento e ho acquisito molte informazioni, come amo fare per ogni argomento di cui mi interesso, ma il mio modo di approcciare i tarocchi resta fondamentalmente intuitivo e personale.

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Lei lavora anche con l'Aura-Soma? Può spiegarci di cosa si tratta? 

L’Aura-Soma è una auto-terapia basata sulle cromie. Un set è composto da 111 bottiglie colorate e bellissime che il cliente sceglie da solo in numero di 4. Il consulente farà solo da tramite per decodificare la scelta.
Si tratta di nuovo di simboli, in questo caso dell’energia vibratoria dei colori che sono anch’essi archetipi, e che, a seconda delle combinazioni scelte, si orchestrano in un messaggio personalissimo per il consultante. Una lettura Aura-Soma è un momento di incontro con se stessi e con la propria anima, per ascoltare dove essa ci invita a guardare. Spesso, quando questo può facilitare la comprensione, io associo alla lettura delle bottiglie scelte gli arcani dei tarocchi corrispondenti, proprio perché l’energia è una, ma tante le chiavi interpretative utili.

Siamo andati a sbirciare nel suo sito. Il video dedicato ai suoi seminari ci ha colpito, perché c'è una buona dose di abbracci, figure simboliche, visi, carte e corpi. Ci parla dell'ultimo seminario che ha condotto e del prossimo cui sta già pensando?

Si, nei miei seminari sono attenta a creare momenti teorici, poiché la mente vuole nutrimento attraverso informazioni e conoscenze, e momenti esperienziali; dove il corpo, la sensorialità, l’emozionalità abbiano spazio e voce. Questo perché credo che quello che conta sia capire con tutti noi stessi, non solo con la testa. A parte il ciclo di seminari sugli arcani, che ripropongo molto frequentemente, ultimamente ho tenuto in varie sedi il seminario sugli archetipi del femminile “il tempo della vita, la radianza della dea bianca”, perché in questa fase storica credo che sia importantissimo che gli esseri incarnati nel sesso femminile si sentano liberi di esprimere al massimo la loro energia, liberandola da schemi preesistenti, e questo a beneficio della trasformazione di tutto il pianeta.
I seminari in corso di preparazione, a cui sto lavorando, sono due: il primo riguarda l’energia di risveglio dei Maestri Ascesi, usando sempre aura-soma e il secondo gli archetipi delle favole più conosciute. Soprattutto quest’ultimo, vorrei che tirasse fuori anche la nostra energia bambina e giocosa che porta in espressione la speranza e la creatività, elementi necessari per costruire il nuovo.

Ultima domanda. Lei opera in Umbria, zona molto spirituale. L'energia di questa terra influenza in qualche modo il suo lavoro?

Io mi sposto molto in tutta Italia, ma effettivamente la sede del mio studio è in Umbria, anche se non sono umbra, sono napoletana; a 16 anni con mia madre abbiamo passato un’estate a girare questa meravigliosa regione ed è rimasto impresso indelebilmente nel mio cuore il senso della bellezza, della pace e della spiritualità semplice e diretta che il messaggio di Francesco veicola.
Quello che provo nei confronti di questa terra è una costante gratitudine; l’apporto di silenzio, serenità, contatto con la natura di cui usufruisco ogni giorno facilita la connessione con me stessa e la percezione che siamo qualcosa di più vasto di quello che, a volte, crediamo.




Cortina Magazine - natura maestra







NATURA MAESTRA DI

 BEN-ESSERE





Su Cortina Magazine summer 2012
articolo di Elena Trezza

Distese fiorite e giornate luminose: tempo di passeggiate nella splendida natura che ci circonda e momento propizio per ritrovare il contatto con noi stessi e col nostro benessere. Anzi ben-essere, ovvero la consapevolezza
che solo se siamo, potremo vivere bene, poiché il benessere scaturisce da dentro.
E’ dunque proprio la passeggiata tra prati e boschi ad offrirci la meravigliosa opportunità di sentirci naturalmente vivi, sintonici con l’ambiente e con noi stessi, spogliandoci di pensieri, stress e fardelli del quotidiano.
Operazione semplice, ma non facile, che necessità di due paroline miracolose: lentezza e silenzio.
Lentezza: lasciamo dietro le nostre spalle la lotta quotidiana, e le mete da raggiungere: concediamoci di andare lenti, senza meta, senza obbiettivo se non quello di riprendere un giusto ritmo naturale, che vibri col battito del cuore e col respiro. Questo semplice accorgimento ci riporterà ad uno stato di quiete interno.
Silenzio: citando il filosofo tedesco Ernst Junger, “quando tutto è silenzio, le cose cominciano a parlare; pietre, animali e piante diventano fratelli e sorelle e comunicano ciò che è nascosto.” Che siamo da soli o con amici, poche parole, e cellulari, i-pad, mp3, possibilmente sul comodino di casa: è tempo dei suoni della Natura!
Quante lingue conosce, quanta musica… dal frusciare delle foglie, al cinguettio degli uccelli, lasciamoci penetrare dalle sue mille voci, benefiche per la nostra mente sempre troppo attiva.
Se poi la nostra efficienza prevale nonostante tutto, niente di meglio di un bosco estivo per approfittare dei
doni terapeutici di Madre Natura: dall’ortica, che, ottima nel risotto, è erba povera alla vista, ma ricca di clorofilla, sali minerali (soprattutto di ferro, fosforo, magnesio e calcio), vitamine A, C e K, alla lavanda profumata, la cui azione rilassante e antisettica è nota dai tempi dei tempi. Nelle passeggiate montane è facile imbattersi in conifere come il comunissimo pinus silvestris; ebbene non perdiamo l’occasione di raccogliere un po’ di resina che può essere efficacemente impiegata in fumigazioni e vapori per purificare l’aria degli ambienti. Altre piante considerate umili per apparenza e ampia diffusione, ma ricche di doni presiosi, sono la menta e il tarassaco. La prima, essiccata e sparsa sul cibo ne agevola la digestione; in gargarismi disinfetta il cavo orale e in infuso è un decongestionante perfetto per la pelle del viso. Il tarassaco, riconoscibile dall’allegro fiore giallo, come succo o decotto è un disintossicante epatico così efficace che ne viene consigliata la cura stagionale (tarassacoterapia). E come dimenticarsi delle proprietà antiossidanti e rinvigorenti dei frutti di bosco, nell’attimo magico in cui un lampone ancora caldo di sole ci delizia il
palato? Assaporiamo il frutto e il Ben-Essere ritrovato.